giovedì 26 giugno 2025

"IL SILENZIO DELLA SUPERFICIE" - Mostra personale di ISABELLA RIGAMONTI - dal 30 giugno al 28 luglio 2025

 

 L’acqua non parla eppure racconta.

Nelle sue superfici si riflette quella quiete apparente che nasconde profondità inesplorate.

“Il silenzio della superficie”, l’ultima mostra di Isabella Rigamonti presso Showcases Gallery di Varese invita a sostare davanti al mistero delle acque che hanno ispirato generazioni di artisti: i laghi a cui fanno da sfondo le montagne e le acque Veneziane che sussurrano storie millenarie. Come consuetudine Isabella Rigamonti scatta le sue fotografie in digitale, ma rinuncia a rielaborarle in post produzione, dando vita ad immagini che evocano la pittura, grazie ad una tecnica che crea effetti di velatura e sovrapposizione. Il suo lavoro si muove tra fotografia concettuale e gesto pittorico, accostando porzioni in bianco e nero e a colori, restituendo all’immagine una dimensione fluida, onirica.

Questa mostra presenta un corpus di lavori dove l’elemento acquatico diventa protagonista, non semplice paesaggio, ma visione viva e meditativa. Qui la fotografia abbandona la tentazione del pittoresco, per addentrarsi in territori più inquieti e rilevatori. Ogni istate fotografico è trasformato in durata e la singola visione in stratificazione temporale.

I quadri esposti conducono lungo un percorso contemplativo tra le acque immobili dei laghi Varesini e dove il silenzio è così denso da farsi tangibile, e le acque mobili di Venezia, dove ogni riflesso porta con sé l’eco di una civiltà costruita sull’acqua. La scelta di alternare scorci veneziani a visioni lacustri non è casuale. Venezia rappresenta l’acqua addomesticata, storicizzata, carica di memoria culturale, il lago invece rappresenta l’acqua selvaggia, specchio primordiale e naturale che precede ogni intervento umano. Insieme questi due universi acquatici disegnano una mappa emotiva completa: dalla natura alla cultura, dal selvaggio al sublime architettonico.

Particolarmente significativa la scelta di accostare il bianco e nero al colore. Non c’è gradualità, non c’è sfumatura: il passaggio è netto. Questa decisione estetica radical genera una tensione visiva che rispecchia la natura stessa dell’acqua, elemento di confine tra il visibile e l’invisibile, superficie e profondità, presente e memoria. Il bianco e nero restituisce l’acqua alla sua essenza archetipica, la trasforma in materia prima del vedere. Il colore quando irrompe, non è decorazione ma evento, rivelazione di una realtà che si manifesta, oltre la sua apparenza monocromatica. E’ come se l’artista ci mostrasse due nature dell’acqua: quella universale e atemporale dell’acqua del bianco e nero e quella specifica e localizzata del colore.

Le opere uniche di Isabella Rigamonti in mostra, catturano quei momenti sospesi e ogni fotografia diventa una finestra su un mondo acquatico dove regnano la pace e l’introspezione. La superficie dell’acqua apparentemente muta, diventa così il linguaggio più eloquente della natura, capace di raccontare la bellezza del mondo attraverso i suoi riflessi. In un ‘epoca di immagini urlate ed immediate, “Il silenzio della superficie” propone un tempo diverso della visione, quello della contemplazione e dell’attesa e del riconoscimento.

Biografia di Isabella Rigamonti:

Al termine degli studi artistici il suo esordio è nel campo pittorico figurativo con tecniche tradizionali da cui ben presto si allontana per confluire in una sperimentazione artistica di natura percettiva informale, con tecniche e materiali espressivi inconsueti.

Sviluppa quindi l’interesse per la fotografia, che diventa ben presto il suo strumento espressivo di riferimento, il cui studio della tecnica viene coltivato con la frequentazione di diversi corsi annuali anche presso l’Accademia Forma di Milano.

L’artista compie un lavoro complesso a livello fotografico, realizzando senza l’utilizzo di rielaborazioni digitali successive un effetto di velatura e stratificazione dell’immagine e rielabora la fotografia in forma concettuale e gestuale, facendo convivere, sulla fotografia a colori parti di fotografia in bianco e nero, che all’interno dell’opera vivono di vita propria e ne individuano al contempo una dimensione differente che muta la percezione stessa dell’opera. La “foto-pittura” di Isabella, in particolare la Serie dedicata alla Forma Fluida riesce a restituire attraverso un’immagine rarefatta ma densa di colori, uno spazio mutevole privo di una connotazione temporale, ma con una duplicazione che ci trasporta nell’infinito susseguirsi dei gesti quotidiani.

I suoi pezzi unici sono stati esposti negli anni in numerose Mostre Collettive e Personali, presso, Gallerie Private (Galleria Cart, Galleria FMArt Studio, Galleria Villa e Galleria Artista di Monza/Galleria PEP Art, Galleria MICRO ARTI VISIVE di Roma, Galleria Viola@arte di Galliate/Lugano, Galleria Castel Negrino Arte /Galleria Showcases Gallery di Varese/ Galleria Pardes di Mirano/ Galleria Art Factory di Venezia), Spazi Espositivi Comunali, Padiglioni Collaterali della Biennale di Venezia, Fiere Italiane ed Estere di settore e Musei ( Museo Casa Tadini, Museo Civico Floriano Bodini, Museo Enrico Butti, Museo Parisi Valle, MIMUMO, MAC di Lula e MAGA). Inoltre le sono stati dedicati diversi articoli sulle riviste di settore e diverse sue opere sono entrate in collezione permanente dei Musei sopra citati.