SHOWCASES GALLERY è lieta di presentare una serie di lavori di Andrea
Bassani, un artista il cui linguaggio artistico tocca indistintamente sia il
segno pittorico che scultoreo, attraverso un’espressione linguistica e
simbolica tesa al rinnovamento e alla creazione assoluta.
“Andrea Bassani, ha
esposto per la prima volta negli anni ’70 e la sua carriera artistica è un
lungo percorso di sperimentazione che ha condotto negli anni alla definizione
di un linguaggio artistico unico ed originale. Colore e forma, pittura e
scultura si fondono nelle sue opere in un “equilibrio dinamico” in cui le forme
antropomorfe, nitide ed eleganti, si organizzano all’interno della
composizione.
Le sue opere sono dei
“monocromi dinamici” in cui il colore da forza alla superficie tridimensionale
e dove l’analisi dei profili rappresenta uno dei temi dominanti.
L’immagine è
scomparsa, si è trasformata in struttura, ed i volumi morbidi sembrano
fuoriuscire dalla superficie dell’opera e coinvolge lo spazio circostante in un
vortice dinamico.
I profili sono morbidi
ma marcati, sono assenza di materia e di colore, ed è proprio questa
sottrazione, la chiave rappresentativa e di innesco del dinamismo della
composizione di Bassani e la genesi dei suoi “quadri scultura”.
Le sue opere
coinvolgono lo spazio circostante, fuoriescono dalla superficie e contenute in
teche trasparenti rappresentano il superamento dei limiti formali e di genere
tra pittura e scultura. All’interno delle opere di questo artista, delle sue
forme espressive e del loro dinamismo e del suo colore puro, si concretizzano
come segnali forti e personalissimi, le sue “tracce”, presenze lineari di
colore contrastante la superficie, quasi dei solchi, dei raggi di luce. Lo spettatore
ne è incuriosito e sembrano come in uno spartito musicale dettare il tempo del
“ritmo compositivo” e riequilibrare la dinamicità della composizione.
Sono una serie di
“sospensione e pausa” nella purezza del colore e rappresentano,
contestualizzate nell’opera, il percorso e la sintesi artistica della ricerca e
la partecipazione discreta dell’artista e la sua conciliazione tra la
dimensione spaziale e temporale.”
Palmira Rigamonti