giovedì 3 ottobre 2024

"PAPARAZZO" - Mostra personale di MARCO CINGOLANI dal 02 ottobre al 04 novembre 2024

 

Showcases Gallery è lieta di presentare, assieme all’associazione “Fan Page Marco Cingolani”, la mostra “Paparazzo”.

“Fan Page Marco Cingolani” è stata creata dal giovane collezionista Marco Romanelli per divulgare e sostenere l’arte di Marco Cingolani e si va costituendo come archivio di fotografie, cataloghi ed altro materiale dedicato o prodotto dall’artista. In questo caso, dopo aver avuto l’assenso del maestro, espone una serie di foto ritoccate della serie “Paparazzo” ispirata al mitico fotografo di gossip immortalato nel film “la Dolce vita” di Federico Fellini. L’artista Marco Cingolani si traveste da fotoreporter e traccia su foto vintage i suoi segni e i suoi personaggi, immergendosi nella scena modificandola con ironia e “gioia di vivere”. In galleria si snoda un percorso visivo tra il passato vintage e il presente di scritte che sovvertono la linearità temporale, quindi Mino Reitano diventa Fedez, Panatta si trasforma in Sinner, un playboy in camicia bianca diventa Elon Musk. Una mostra leggera e profonda nello stesso tempo, perché con semplicità affronta le tematiche della fama, dell’esposizione mediatica e del tramonto delle star e delle celebrità.

Marco Cingolani Dopo aver partecipato a numerose mostre collettive tra cui Una scena emergente (1991, Museo Pecci, Prato) e Due o tre cose che so di loro (1998, PAC, Milano), gli vengono dedicate importanti mostre antologiche presso prestigiose istituzioni pubbliche quali Palazzo Strozzi a Firenze e Promotrice delle Belle Arti di Torino. Partecipa a novembre 2006 alla rassegna collettiva “Senza famiglia”, nel Palazzo della Promotrice delle Belle Arti di Torino. Nel 2007 Cingolani riceve un'ulteriore consacrazione: la Galleria Emilio Mazzoli ospita la mostra dal titolo “Di che colore sono?” in cui vengono presentate le riflessioni pittoriche sul colore del Potere e dei suoi travestimenti. L’arte di Cingolani è sempre stata affascinata dal passaggio da cronaca a storia e viceversa; anche in questo caso vengono contestualizzati in scenari fortemente simbolici i caschi blu dell’ONU, l’urna rossa che contiene le schede elettorali, i segmenti multicolore dei grafici di Wall Street, le divise militari e le bandiere di partito. Nel 2009 un ritorno alle origini per Marco Cingolani, spesso autore di opere dichiaratamente ispirate al tema religioso. In particolare, per questa occasione espositiva dal titolo Percorsi della Fede l’artista ha concentrato l’attenzione sulle apparizioni mariane che hanno contrassegnato gli ultimi due secoli: Lourdes e Fatima. Nello stesso anno una mostra a Lucca al Museo nazionale di Villa Guinigi, lo affianca ad alcuni tra i principali artisti italiani delle ultime due generazioni; dai maestri universalmente riconosciuti e celebrati, presenti nei principali musei internazionali come Mimmo Paladino, Sandro Chia, Salvo, Sempre nel 2009 viene invitato al Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Esponendo tre enormi opere. Giacinto di Pietrantonio lo invita l’anno successivo, il 2010 al PAC, Padiglione d’arte contemporanea a Milano, per la mostra collettiva “Ibrido”, a fianco di Jan Fabre, Gilbert&George, Charles Avery, Damien Hirst, Piotr Uklanski e altri grandi della scena internazionale. Per i suoi 50 anni, nel 2011, la città di Como gli dedica un’antologica in tre sedi istituzionali Broletto, Pinacoteca Civica, Biblioteca Comunale. Il 2012 è l’anno de “Il Belpaese dell’arte”, alla Gamec di Bergamo, in compagnia di Elmgreen&Dragset, Sislej Xhafa, Alighiero Boetti, Maurizio Cattelan, Salvo e molti altri volti noti dell’arte.Nel 2018 Cingolani ha presentato la mostra personale Lupercalia aujourd’hui al Museo d’Arte Contemporanea Renato Guttuso di Bagheria. Nel 2021 espone un ciclo di opere dedicate alla figura del mercante e del ruolo di quest’ultimo nella storia, “Il Mercante di terre rare”, personale curata da Marco Bazzini, tenutasi nella sede milanese della Galleria Gaburro. Nel 2022 espone un solo show alla fiera di Bologna nella sezione “pittura XXI secolo” e quindi presso la galleria Thomas Brambilla di Bergamo. Si è da poco conclusa una grande e particolare mostra dedicata allo studio dell’artista “Atelier du peintre”, nella quale l’artista a trasportato parte del suo studio negli spazi della galleria Gaburro di Milano

 

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